
I. Domenica del tempo di quaresima 2025
Questa parola è la parola della fede, che Paolo, gli apostoli e i missionari annunciano. Chi crede e segue il Vangelo, crede e segue Cristo, è salvo, perché è con Cristo e in Cristo.
Questa parola è la parola della fede, che Paolo, gli apostoli e i missionari annunciano. Chi crede e segue il Vangelo, crede e segue Cristo, è salvo, perché è con Cristo e in Cristo.
Fame, malattia, dolore, violenza, odio, pianto, ecc., fanno parte di questo mondo, invece, nella nuova dimensione, emerge la vittoria di Cristo sulla morte; Cristo che ha aperto una via di luce che non potrà più spegnersi né indebolirsi. Cristo è il vivente e noi siamo con Lui come risorti in uno stato non più paragonabile alla vita di questo mondo.
La nostra anima è il segno della presenza di Dio in noi, che nella Pasqua del suo Figlio ci ha resi eredi della sua gloria nel cielo: «Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti». Cristo è la nostra speranza.
Cristo è uomo e Dio, la sua risurrezione è la garanzia di noi tutti, uomini e donne di ogni tempo: anche noi risorgeremo. Cristo ha vinto la morte e il peccato. La questione seria è quella della fede, in chi vogliamo confidare, in chi porre la nostra stabilità, in chi porre le fondamenta su cui edificare la nostra esistenza. Qual è per il cristiano il fondamento della fiducia in Dio se non la risurrezione di Cristo.
Il loro cambiamento radicale nasce proprio dall’esperienza sconvolgente con il Risorto. Paolo invita tutti noi a compiere il loro cammino. Non siamo noi ad agire con le nostre povere forze, è il Signore che compie in noi «l’opera delle sue mani». Prendiamo la Sacra Scrittura, ascoltiamo la Parola di Dio, apriamo il cuore alla luce di Dio.
Dio ci ha plasmati a sua immagine: un corpo con molte membra in armonia tra loro. Ogni parte del corpo è importante, nessuna può essere disprezzata, nessuna può sostituirsi all’altra.
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