«Questo è il giorno fatto dal Signore: rallegriamoci ed esultiamo in esso» (Sal 118, 24)
Queste parole, come tutto il salmo, sono illuminate dl mistero di Cristo. Soltanto a partire da Lui, il salmo acquista una sua logica. È Lui che è disceso nella notte della morte e ha annientato la tribolazione del peccato e della morte. È Cristo che ha spalancato le porte della salvezza e ci invita ad attraversare queste stesse porte per ricevere salvezza grazie alla sua totale offerta.
Oggi e ogni domenica è il giorno in cui incontriamo il Risorto in mezzo a noi. Non poteva rimanere nelle morte l’Unto di amore eterno: Egli con il suo amore ha raggiunto tutti i confini della terra. «Sono risorto e ora sono con te per sempre»; ad ognuno pronuncia queste parole, sono una promessa di Gesù, il Signore! «Non c’è notte nella quale io non potrei esserci; non c’è paura né spavento in cui non potrei esserci». Questa promessa deve entrare profondamente nel nostro cuore, qualunque cosa accada a noi personalmente, Egli ripete: «Sì, sono risorto e sono sempre con te, ovunque vai, dovunque ti portano le tue strade».
«La porta della Risurrezione è anche oggi la porta del grande Giubileo, ma non dimentichiamo che è realtà presente nell’Eucaristia, in essa il mistero pasquale apre a Dio con tutta la sua potenza. Nella Santa Comunione noi possiamo entrare con Lui nel mondo dell’ammore eterno che ha vinto la morte» (Benedetto XVI).
Possiamo fare nostre le parole di Santa Elisabetta della Trinità: «O Verbo eterno, Parola del mio Dio, […] attraverso tutte le notti dello Spirito, tutti i vuoti, tutte le impotenze, voglio fissarti sempre e rimanere nella tua luce immensa. Fuoco consumante, Spirito d’amore, discendi in me, affinché nell’anima mia si faccia come un’altra incarnazione del Verbo: che io gli sia un’umanità aggiunta, nella quale Egli rinnovi tutto il suo mistero» di morte e di Risurrezione.
Amen
Recent Comments