Dalla lettera agli Ebrei
Ogni sacerdote si presenta giorno per giorno a celebrare il culto e a offrire molte volte gli stessi
sacrifici, che non possono mai eliminare i peccati. Cristo, invece, avendo offerto un solo sacrificio
per i peccati, si è assiso per sempre alla destra di Dio, aspettando ormai che i suoi nemici vengano
posti a sgabello dei suoi piedi. Infatti, con un’unica offerta egli ha reso perfetti per sempre quelli che
vengono santificati. Ora, dove c’è il perdono di queste cose, non c’è più offerta per il peccato. (Eb
10,11-14.18)
In un mondo che sembra condannato alla rovina, il non credente abbassa lo sguardo verso terra,
convinto che si stia approssimando alla fine; il discepolo di Gesù si mantiene saldo nella prova, alza
il capo e percepisce il gemito del creato che soffre fino ad oggi nelle doglie del parto (Ef. 8,22).
Cristo Gesù, venuto a compiere la missione voluta dal Padre per la salvezza del genere umano, ci
associa alle sue sofferenze, delle quali le doglie del parto nel creato, sono un’immagine e una parte,
lui le rende preziose con la donazione totale di se stesso.
La passione di Cristo signore è una prova inconfutabile di quell’amore: «la cui misura è il non aver
misura».
Se noi cristiani meditassimo di più la passione di Cristo, ci sentiremmo avvolti da questo amore,
stupiti e ammutoliti, immersi in adorante contemplazione del divino patire, di fronte ad un volto
«davanti al quale ci si copre la faccia» (Is 53,3).
E allora capiremmo con il cuore la gravità del peccato e a lui si ritornerebbe con la conversione del
cuore.
Cristo ha condiviso anche la morte con noi, e, soprattutto, la sua vita risorta ci ha resi partecipi della
gloria che deve manifestarsi; ci ha associati a lui condividendo una gioia infinita.
Una domanda:
Ma allora perché il male (peccato) ancora continua nella nostra storia?
Risposta: i nemici del bene non sono ancora stati sottoposti completamente ai piedi di Cristo,
dobbiamo attendere che la sua vittoria si manifesti in noi in pienezza.
Preghiamo
Signore Gesù aumenta in noi la fede
Crediamo alla tua vittoria
Sul peccato e sulla morte.
Crediamo che tu agisci nella tua creatura
dimentica dell’amore che l’ha redenta,
l’ha purificata e l’ha resa splendente
Di pura luce.
Attendiamo cieli nuovi e
Terra nuova, quando
Ogni lacrima sarà asciugata
Ogni ferita sanata
Le tenebre del male
Trasformate in luce infinita.
Il giorno non avrà fine perché trionferà per sempre.
Così sia ogni vita che respira su questa terra.
Amen
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