Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi (1Cor 15,45-49)

Fratelli, il primo uomo, Adamo, divenne un essere vivente, ma l’ultimo Adamo divenne spirito datore di vita. Non vi fu prima il corpo spirituale, ma quello animale, e poi lo spirituale. Il primo uomo, tratto dalla terra, è fatto di terra; il secondo uomo viene dal cielo. Come è l’uomo terreno, così sono quelli di terra; e come è l’uomo celeste, così anche i celesti. E come eravamo simili all’uomo terreno, così saremo simili all’uomo celeste.

La nuova vita in Cristo annunciata con certezza di fede da Paolo viene da lui commentata in questo testo che richiama il rapporto tra Adamo primo uomo e Cristo datore di vita e primizia di una nuova umanità.

Se da Adamo ereditiamo il peccato e tutte le fragilità insite nella natura umana, da Cristo riceviamo la vita spirituale e tutti i doni ad essa connessi e concessi dall’azione salvifica di Cristo, Figlio di Dio,

È necessario essere consapevoli di quanto noi crediamo; una fede non interiorizzata non edifica nessuno, è superficiale.

Paolo spiega che Dio ci ha creato con la polvere del suolo (Gn 2,7) e con il suo soffio spirituale ci ha dato la vita. Il Battesimo ci introduce come cittadini del Cielo, qui e oltre questa vita terrena. Se solo riuscissimo o provassimo a comprendere l’inestimabile dono che ci viene dal Battesimo!

La nostra anima è il segno della presenza di Dio in noi, che nella Pasqua del suo Figlio ci ha resi eredi della sua gloria nel cielo: «Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti». Cristo è la nostra speranza.

Pensare all’eternità ci porta a valutare diversamente la nostra storia, a custodire l’amore, il bene e il bello. Quante volte pensiamo, viviamo, crediamo, perdendo l’orizzonte della risurrezione di Cristo.

Senza di Lui non possiedo lo Spirito della vita che solo il Risorto è capace di concedermi, perché è Lui che l’ha ottenuta dal Padre, a prezzo del suo sangue. Senza di Lui, quindi, sono soltanto simile ad Adamo, porto la sua immagine di terra.

Cristo, il secondo Adamo, con la sua Pasqua «divenne causa di salvezza eterna per tutti coloro che gli obbediscono» (Ebr 5,9).

Preghiamo

Cristo Signore,
tu ci salvi con la tua croce
vogliamo seguirti
come tu ci chiedi
seguirti con le nostre debolezze,
seguirti con le nostre ferite
per primo tu ci hai insegnato
come portarle.
Aiutaci ad abbracciarle
Per tuo amore
Per continuare a seguirti!
Crediamo nella tua e nostra risurrezione.
Amen