Dalla lettera di san Giacomo apostolo

Fratelli miei, dove c’è gelosia e spirito di contesa, c’è disordine e ogni sorta di cattive azioni. Invece la sapienza che viene dall’alto anzitutto è pura, poi pacifica, mite, arrendevole, piena di misericordia e di buoni frutti, imparziale e sincera. Per coloro che fanno opera di pace viene seminato nella pace un frutto di giustizia. Da dove vengono le guerre e le liti che sono in mezzo a voi? Non vengono forse dalle vostre passioni che fanno guerra nelle vostre membra? Siete pieni di desideri e non riuscite a possedere; uccidete, siete invidiosi e non riuscite a ottenere; combattete e fate guerra! Non avete perché non chiedete; chiedete e non ottenete perché chiedete male, per soddisfare, cioè le vostre passioni. (Gc 3,16-4,3)

La lettera di Giacomo parte da un dato di fatto.

Nelle nostre comunità cristiane, piccole o grandi (associazioni, organizzazioni, famiglie …), ovunque viviamo con più persone insieme, e in quanto formate da esseri umani, possono nascere gelosie, contese e tensioni. Questi istinti incontrollati creano disordini, spiacevoli inconvenienti, rancori, cattive azioni che non dovrebbero esserci, ma che spesso avvelenano un poco il nostro vivere insieme.

Questi impulsi portano alla divisione di una comunità, insieme a una tristezza che raffredda l’amore.

L’antidoto a questa situazione è «la sapienza che viene dall’alto», la Sapienza come dono di Dio, da invocare con perseveranza.

Le qualità di questa sapienza sono chiarite da parte di Giacomo: «è pura, poi pacifica, mite, arrendevole, piena di misericordia», l’esortazione di Giacomo ci rimanda alle Beatitudini proclamate da Gesù (Mt. 5,1-12) dove troviamo delle affinità che non ci devono sfuggire!

La parola di Dio non si contraddice!

La sapienza si manifesta lì dove si coltiva comprensione, bontà, perdono, misericordia, pace, dove cioè non esistono gelosie ed ipocrisie. Solo se illuminati e guidati da tale sapienza, le nostre relazioni diventano fraterne secondo il Vangelo e noi stessi costruttori di pace e instauriamo la civiltà dell’amore condita con l’olio della sapienza.

Qual è la radice delle guerre e delle liti? È aver lasciato spazio al potere dell’invidia e gelosia e ad altri desideri incontrollati di accumulare beni materiali e di soddisfare tutti i piaceri desiderati.

Noi che ci confessiamo cristiani e seguaci di Gesù Cristo non perdiamo la guida della «sapienza che viene dall’alto», che ci porta a vivere lo spirito del discorso della montagna (Mt. 5,1-7,29) dove Gesù ci insegna come trovare la felicità.

La nostra preghiera sia per ottenere la vera sapienza riposta nel Vangelo e descritta dalla lettera di Giacomo.

Preghiamo con sant’Agostino

Vieni in me, Spirito Santo, spirito di Sapienza, donami
lo sguardo e l’udito interiore,
perché non mi attacchi alle cose materiali,
ma ricerchi sempre le realtà spirituali.
Vieni in me, Spirito Santo, spirito dell’amore:
riversa sempre più la carità nel mio cuore.

Amen