Fratelli, non vogliate rattristare lo Spirito Santo di Dio, con il quale foste segnati per il giorno della redenzione. Scompaiano da voi ogni asprezza, sdegno, ira, grida e maldicenze con ogni sorta di malignità. Siate invece benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda come Dio ha perdonato a voi in Cristo. Fatevi dunque imitatori di Dio, quali figli carissimi, e camminate nella carità, nel modo in cui anche Cristo ci ha amato e ha dato se stesso per noi, offrendosi a Dio in sacrificio di soave odore. (Ef 4,30-5,2)

Quando abbiamo ricevuto il sigillo dello Spirito Santo, autore del Mistero della salvezza?

Risponderete: “il giorno del battesimo!” giorno della nostra principale consacrazione a Dio. Generati e unti dallo Spirito di Dio è iniziata la nostra avventura di relazione con Dio uno e trino, il nostro rapporto filiale con Lui che fin dal battesimo chiamiamo e preghiamo “Padre nostro”.

Richiamare il nostro battesimo è fondamentale per la nostra vita cristiana. Rinnoviamo anche le sue promesse la notte di Pasqua e in altri momenti importanti della liturgia.

Celebriamo la memoria con opere, gesti, parole e sentimenti. Abbiamo abbandonato la connivenza con il peccato e ci siamo lasciati rivestire di un abito di luce (l’abito bianco ne è l’immagine) significa evitare un certo comportamento negativo e assumerne uno nuovo che dà testimonianza di fede. Paolo elenca atteggiamenti da seguire e da evitare. Ci esorta contro il rischio dell’infedeltà all’opera di Dio in noi come in ogni anima.

Nei rapporti interpersonali facciamoci ispirare da un agire e da un linguaggio che abbracciano lo stile di vita di Gesù Cristo con il quale vogliamo trascorrere la giornata, con il quale affrontiamo con fede il quotidiano lavoro.

Paolo, nell’esortazione di questa domenica, ci invita ancora a tener presente un agire che viene da una fonte, questa fonte è Dio, cioè, amore, carità, misericordia, ecc… Tale imitazione si realizza di fatto con il vivere nell’amore, così Dio riconosce i suoi figli.

Chi dice “no” alla maldicenza e a ogni opera malvagia, segue la logica del Vangelo e riconosce Gesù via, verità e vita!

Come è difficile oggi, fratelli e sorelle, praticare questa imitazione di Dio, essere imitatori di Dio! Guerra e vendette sconvolgono l’esistenza dell’uomo. Sembra che non siamo mai stati amati. Colui o colei che vive di Cristo e crede al suo amore, abbandona i vizi elencati da Paolo, lavora e combatte per guadagnare pista verso la dilatazione del cuore, nell’amore. Non si può rimanere inerti e indifferenti alle esortazioni di Paolo, che ancora oggi ci evangelizza. Chiamati alla Santità, ne deriva un essere in Cristo, con Cristo, per Cristo, un’offerta gradita a Dio per tutti, un’offerta che sale al cielo come soave profumo.

Signore Gesù, vieni e donaci la forza del tuo spirito.

Donaci anche la grazia di far fiorire quelle virtù che rivelano la vera bellezza.

Aiutaci a coltivare umili gesti di carità, perché altri possano scoprire il tuo volto di padre e sentirsi amati come figli prediletti. Amen.