L’inno di benedizione deve sgorgare spontaneo dal nostro cuore e dalle nostre labbra in Cristo il Padre ci ha resi partecipi di ogni benedizione spirituale, che non sono in contraddizione con quelle materiali, ma le benedizioni spirituali sono una realtà nuova, di una vita che a oltre gli orizzonti di questo mondo. Facciamo parte della Sua famiglia «a lode e gloria della sua grazia» e tutto gratuitamente!
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni
Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo. In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità, predestinandoci a essere per lui figli adottivi mediante Gesù Cristo, secondo il disegno d’amore della sua volontà, a lode dello splendore della sua grazia, di cui ci ha gratificati nel Figlio amato. In lui, mediante il suo sangue, abbiamo la redenzione, il perdono delle colpe, secondo la ricchezza della sua grazia. Egli l’ha riversata in abbondanza su di noi con ogni sapienza e intelligenza, facendoci conoscere il mistero della sua volontà, secondo la benevolenza che in lui si era proposto per il governo della pienezza dei tempi: ricondurre al Cristo, unico capo, tutte le cose, quelle nei cieli e quelle sulla terra. In lui siamo stati fatti anche eredi, predestinati – secondo il progetto di colui che tutto opera secondo la sua volontà – a essere lode della sua gloria, noi, che già prima abbiamo sperato nel Cristo. In lui anche voi, dopo avere ascoltato la parola della verità, il Vangelo della vostra salvezza, e avere in esso creduto, avete ricevuto il sigillo dello Spirito Santo che era stato promesso, il quale è caparra della nostra eredità, in attesa della completa redenzione di coloro che Dio si è acquistato a lode della sua gloria. (Ef 1,3-14)
Contempliamo tutta la creazione avvolta da un disegno di benevolenza infinita, prima del tempo. Se Dio ci ha preceduti così e crediamo a questa sua meravigliosa fantasia d’amore si rimane senza parole, ma con occhi interiori intenti a contemplare questo mistero «scelti per essere figli santi e immacolati grazie al Suo Figlio, Gesù Cristo».
Questa lettera è un canto di grazie e di ringraziamento a Dio Creatore e misericordioso, è un inno di benedizione a Dio per le meraviglie da Lui operate per amore verso ogni uomo, ogni donna della terra.
Nel mondo giudaico, la preghiera di benedizione non mancava mai. In ogni giornata non deve mancare la preghiera di lode e di ringraziamento distribuiti largamente dal Cielo.
L’inno di benedizione deve sgorgare spontaneo dal nostro cuore e dalle nostre labbra in Cristo il Padre ci ha resi partecipi di ogni benedizione spirituale, che non sono in contraddizione con quelle materiali, ma le benedizioni spirituali sono una realtà nuova, di una vita che a oltre gli orizzonti di questo mondo. Facciamo parte della Sua famiglia «a lode e gloria della sua grazia» e tutto gratuitamente!
Nel progetto salvifico di Dio condividiamo con il suo Figlio gli stessi beni, veniamo richiamati ancora una volta alla gratuità dei doni ricevuti da Dio.
In questo inno si respira il tea della gioia che emana dalla certezza della bontà di Dio per chiunque, senza eccezioni, secondo l’espressione di Papa Francesco: la bontà di Dio è «inclusiva», è pura grazia.
Il male sembra avere il sopravvento, «sembra»: quando siamo in balia di questi pensieri, ricordiamo che la vittoria finale appartiene all’amore di Dio: «gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date», gratuitamente fin «della fondazione del mondo».
Che la Vergine Maria che ha cantato e vissuto la misericordia onnipotente di Dio per lei e per tutti i poveri della terra interceda perché diventiamo lode della gloria del Padre nell’amore misericordioso.
San Benedetto traccia la strada per essere sempre più in comunione con Cristo attraverso la conoscenza di sé, aiutiamoci riflettendo su alcune domande.
- Credo di essere benedetto/a?
- Che senso prende la mia vita alla luce di questo inno paolino?
- Che cos’è la misericordia alla luce di quest’inno?
- Come la mia vita può essere una lode di gloria?
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